Docenti Bocciati al concorso 2012

Posted: 22nd dicembre 2012 by iperscrivo in Senza categoria
 

Cari allievi, oggi il vostro maestro è stato bocciato. Sì, avete letto bene: il Ministero della Pubblica istruzione, al Concorsone, mi ha rimandato. Il maestro, che ogni anno entra in classe insegnando storia, geografia, musica, educazione all’immagine, informatica, scienze, dopo aver passato un concorso e ottenuto l’abilitazione nel 1999, non ha passato il test di preselezione che è stato costretto a fare per tentare di non essere più precario.

Inizia così il post di protesta pubblicato da un maestro italiano: Alex Corlazzoli, escluso dal concorso per non aver superato la prova preselettiva. Una protesta giusta per un verso e non per un altro.

Da una parte è scorretto permettere che un docente che 13 anni fa ha superato un concorso, tuttora precario e insegnante utilizzato per tappare le falle del sistema d’istruzione, ora venga messo alla gogna per non aver saputo rispondere alle preselezioni a domande del tipo: “Pamela, Fiona e Gina, sono tre ragazze newyorkesi. Stanno prendendo il sole in una piscina della loro città. Pamela indossa un costume intero. Fiona legge un libro, Pamela e Gina sono cugine”.

Certo verificare le competenze, di un futuro docente del sistema scolastico italiano, in questa maniera è per un verso un errore e il maestro è bravo ad evidenziarlo, dimostrando di adorare il proprio mestiere, di farsi in quattro per i propri alunni e per la crescita delle loro competenze.

Per un altro verso, però, come evidenziato in un altro post la stessa domanda su “Pamela, Fiona e Gina era stata strutturata proprio per analizzare le capacità logiche di un docente. Risultà quindi valida la domanda formulata al test preselettivo perchè come formulata esprimeva dati sovrabbondandi e privi di logica. A rifletterci però una logica ce l’ha!

La domanda tende a misurare la capacità di discernimento, di analisi, di senso critico, del futuro docente! Capacità di selezionare i dati importanti, lasciando perdere quelli inutili, un maestro con tali capacità è in grado di trasmettere ai propri discenti queste stesse abilità. Il docente permette, nella sua classe, lo sviluppo di importanti competenze: orientamento nell’attuale mondo della comunicazione e dell’informazione (anche quelle digitali e della rete) dove le sovra-informazioni o peggio le male-informazioni sono la norma.

Quindi se da un lato la domanda per il maestro non rappresenta un valido metro di misurazione delle sue competenze, dall’altro sembra proprio che questa lo sia.

Forse l’equilibrio sta nel centro: valutare non solo abilità di logica, ma anche di competenze specifiche profuse direttamente nella classe. Queste competenze purtroppo per il nostro docente vengono valutate in seguito, la preselezione prescinde l’accetamento delle competenze proprie della professione insegnante e si basa solo su abilità logico-mnemoniche. E’ un vero e proprio carosello o anzi meglio una lotteria quella delle preselezioni. Alle prove successive che tipologia di insegnanti giungeranno? Scaltri dipendenti pubblici, che forse imperaranno ad amare questa professione che richiede tanta dedizione.

Articolo pubblicato su www.artiaco.it

 

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